Dirigenza

Cosa fa

Dirigente: CRISTINA TRALLI (Dirigente scolastica reggente)

FUNZIONI E PREROGATIVE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

 Sino all’approvazione della Legge n. 107/2015, funzioni, compiti e competenze del Dirigente Scolastico sono stati definiti e regolati dai documenti normativi di seguito elencati:
– Legge n.59/97 Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa;

– D.L.vo n.59/98 Disciplina della qualifica dirigenziale dei capi di istituto delle istituzioni scolastiche autonome;

– DPR n. 275/99 Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi dell’art.21, della legge 15 marzo 1999, n.59;

– D.L.vo n.165/01 Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche;

– D.I. n.44/01 Regolamento concernente le Istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche.

 Sulla base di tali documenti, il Dirigente Scolastico ha il compito di:

  • rappresentare legalmente e gestire unitariamente l’istituzione scolastica;
  • gestire le risorse finanziarie, umane e strumentali secondo criteri di efficienza ed efficacia;
  • dirigere e coordinare le risorse umane, assicurando il raccordo e l’interazione tra le componenti scolastiche;
  • promuovere lo sviluppo dell’autonomia didattica, organizzativa, di ricerca e sperimentazione, in coerenza con il principio di autonomia;
  • promuovere iniziative e interventi tesi a favorire il successo formativo;
  • promuovere la collaborazione tra le risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, interagendo con gli EE.LL.
  • garantire la libertà di scelta educativa delle famiglie e il diritto di apprendimento degli studenti, assicurando il pieno esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati.

    In materia finanziaria e patrimoniale, i principali compiti del Dirigente Scolastico sono invece i seguenti:

  • predisporre e realizzare il Programma Annuale (art. 2 comma 3), che dà corpo, sul piano  economico-finanziario, al P.T.O.F.;
  • predisporre apposito documento per consentire al Consiglio di Istituto di verificare lo stato di attuazione del programma e le eventuali modifiche;
  • proporre al Consiglio d’Istituto modifiche al programma;
  • disporre variazioni conseguenti ad entrate finalizzate e storni conseguenti a delibere del  Consiglio d’Istituto;
  • imputare le spese al funzionamento amministrativo e didattico generale, ai compensi spettanti al personale, alle spese di investimento ed ai progetti, nei limiti della rispettiva dotazione      finanziaria stabilita nel Programma Annuale (art. 7 c. 2);
  • ordinare la spesa eccedente nel limite massimo del 10% della dotazione originaria di un progetto, mediante l’utilizzo del fondo di riserva, qualora la realizzazione dello stesso richieda l’impiego    di risorse eccedenti (art. 7 c. 3);
  • firmare gli ordini contabili (riversali e mandati) congiuntamente al DirettoreSGA (artt. 10 e 12 c. 1);
  • assumere impegni di spesa (art. 11 c. 3);
  • stipulare la convenzione per il servizio di cassa (art. 16 c. 1);
  • sottoporre il Conto Consuntivo unitamente ad una dettagliata relazione illustrativa ai Revisori dei Conti (art. 18 c. 5);
  • adottare misure organizzative per la rilevazione e l’analisi dei costi e dei rendimenti dell’attività amministrativa, correlando le risorse umane, finanziarie e strumentali impiegate ai risultati    conseguiti (art. 19 c. 1).

In materia di attività negoziale il Dirigente:

  • svolge l’attività negoziale necessaria all’attuazione del programma annuale nel rispetto delle delibere assunte dal Consiglio d’ Istituto (art. 32 c. 1);
  • ha il potere di recedere, rinunciare e transigere nell’attività negoziale (art. 33 c. 3);
  • provvede direttamente, senza comparazione di offerte, agli acquisti, appalti e forniture, il cui valore complessivo sia inferiore al limite di spesa di 2000 Euro o al limite preventivamente fissato dal     Consiglio di Istituto (art. 34 c. 1);
  • procede alla scelta del contraente per acquisti, appalti e forniture;
  • assegna e revoca i beni in uso gratuito secondo i criteri fissati dal Consiglio di Istituto (art. 39);
  • decide in ordine ai contratti di comodato (art. 44);
  • provvede ad ordinare gli interventi di manutenzione ordinaria degli edifici scolastici delegati dall’Ente Locale (art. 46);
  • provvede ai contratti di locazione finanziaria (art. 47);
  • provvede ai contratti di gestione finalizzata delle risorse finanziarie (art. 48).

Le competenze e i compiti sopra descritti sono stati integrati dalla Legge n. 107/2015 che, al comma 1, dà piena attuazione all’Autonomia delle Istituzioni scolastiche.

Le competenze e i compiti del Dirigente Scolastico, descritte sinteticamente nel comma 78 della suddetta legge, proseguono nel solco tracciato dalle norme sopra citate: “il dirigente scolastico,    nel rispetto delle competenze degli organi collegiali, fermi restando i livelli unitari e nazionali di fruizione del diritto allo studio, garantisce un’efficace ed efficiente gestione delle risorse umane,  finanziarie, tecnologiche e materiali, nonché’ gli elementi comuni del sistema scolastico pubblico, assicurandone il buon andamento. A tale scopo, svolge compiti di direzione, gestione,  organizzazione e coordinamento ed é ‘ responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio secondo quanto previsto dall’articolo 25 del decreto legislativo  30 marzo 2001, n. 165, nonché’ della valorizzazione delle risorse umane.”

Le novità più rilevanti sono invece introdotte dai commi 4, 79, 80 e 127.

Il comma 4 prevede che il Dirigente definisca gli indirizzi, per le attività della scuola e delle scelte di gestione e amministrazione, da seguire nell’elaborazione del PTOF Il comma 4 conferisce al D.S. un’attribuzione di fondamentale importanza, in quanto egli indica, per l’elaborazione del PTOF, gli indirizzi (prima determinati dal Consiglio d’Istituto) per l’organizzazione dell’attività didattica curricolare ed extracurricolare, per il potenziamento dell’offerta formativa, per le attività progettuali anche d’intesa con gli enti e le associazioni del territorio, per la formazione di tutto il personale docente e non.

Grazie a tale attribuzione, il Dirigente delinea in maniera significativa l’identità dell’Istituzione scolastica cui è preposto: le indicazioni del D.S. vengono quindi sottoposte al vaglio dei principali organi collegiali della scuola: il Collegio dei docenti, che elabora il PTOF e il Consiglio d’istituto, che lo approva.

I commi 79 e 80 prevedono inoltre che, dall’anno scolastico 2016/17, siano i Dirigenti a coprire i posti dell’organico dell’autonomia, prioritariamente posti comuni e di sostegno, proponendo incarichi triennali ai docenti di ruolo assegnati all’ambito territoriale di riferimento. La proposta di incarico ai docenti viene formulata in coerenza con il Piano triennale dell’offerta formativa e sulla base del curriculum, delle esperienze e delle competenze professionali del docente, evidenziate e valutate anche attraverso un colloquio.

Il comma 127 attribuisce, infine, al Dirigente scolastico il compito di valorizzare il merito dei docenti di ruolo tramite l’assegnazione di un bonus premiale retribuibile mediante l’apposito fondo previsto dal comma 126. I criteri per l’individuazione degli insegnanti più meritevoli vengono stabiliti dal Comitato di valutazione interno presieduto dal Dirigente stesso (comma 129).

Aggiornamento 1.09.2019:

Nome e CognomeTipo Incarico Cod.IstitutoInd.EmailTel.
GHIDOTTI LARA (DSGA incaricato)REGMNIC82200R 0386/61101

 

 

Nome e CognomeTipo Incarico Cod.IstitutoInd.EmailTel.
CRISTINA TRALLI (Dirigente scolastica reggente)EFFMNIC82200Rdirigentescolastico@icsermide.edu.it0386/61101

 

 

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