Vorrei che tutto questo finisse il prima possibile per poter rivedere i miei amici e compagni di classe. Giocare con loro all’aperto, parlare e confrontarmi con loro di persona. E’ un periodo bruttissimo per tutti noi, ma ne usciremo vincitori. Tutti uniti ma distanti.
Alyssa
Cara Scuola,
come è possibile che un virus, senza cervello, senza arti, senza un corpo degno di essere chiamato organismo, stia tenendo in scacco il mondo? E’ piu’ forte di ben armati eserciti e imprevedibile anche alle menti eccelse. E’ un trasformista, sa adattarsi agli uomini che incontra, sa viaggiare passando di bocca in bocca, ha compiuto il giro del mondo in pochi giorni . Non è arrivato solo dagli altri. E’ arrivato anche da noi, nel nostro piccolo paese che diciamo fuori dal mondo che forse fuori dal mondo non è. Ha colpito noi, bambini, ragazzi facendo sospendere le lezioni scolastiche. Quella sera di febbraio avevamo accolto la notizia del governo con un urlo di gioia. Una vacanza di carnevale prolungata. Tutto il tempo per i nostri divertimenti, i social, la play station. Ma dopo i giorni dell’euforia, una nuova sensazione si impossessa di noi: sembra essere nel paese dei balocchi, e sappiamo bene in cosa si trasforma Lucignolo. Non è solo la scuola ad essere paralizzata, cristallizzata. Sono i nostri impegni sportivi, gli impegni in parrocchia, il pellegrinaggio a Roma dove sarei stato accompagnato anche dalla mamma. Fortunatamente ho un prato meraviglioso dove posso correre, ho una mamma che mi può’ aiutare. Sta lavorando da casa collegandosi con la sua azienda. Oggi questo è chiamato “Smart Working”. In tutto questo molti stanno perdendo il lavoro, creando una nuova povertà. Questo mi fa pensare e pregare perché la nostra vita ci venga restituita.
Adriano
“Quando tutto questo sarà finito, la prima cosa che farò sarà ringraziare chi ci ha salvato, uscire finalmente senza mascherine o guanti e non avere più paura di qualunque persona che tossisca; ritornare alla nostra vita di tutti i giorni: tornare a scuola ed abbracciare tutti voi, ritornare tra i banchi con i miei compagni, ballare insieme le canzoni che ci fa ascoltare la prof.ssa di francese, correre finché non ci stancheremo…e gridare: “ce l’abbiamo fatta”… “
Quando tutto questo sarà finito, ricomincerò a : – rivedere i miei amici , che per me è una cosa bellissima; – poter riabbracciare le persone che amo con tranquillità; – ritornare a viaggiare, che è una delle cose che più mi manca; – fare passeggiate con i miei genitori o amici; – ritornare a scuola: potrà sembrare strano ma, mi manca molto; – riabbracciare e rivedere i miei nonni, perché voglio loro un mondo di bene, e mi mancano tanto; Quando tutto questo sarà finito ritornerò a vivere veramente.
Giada
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